Il metodo

All’interno di una cornice relazionale umanistico-esistenziale, il metodo biosistemico fa riferimento alle più solide ricerche nell’ambito delle neuroscienze affettive, e utilizza tecniche di intervento sia verbali (top-down) che corporee (bottom-up) orientate alla regolazione emozionale, al fine di ristabilire la connessione tra la componente cognitiva, senso-motoria e relazionale dell’individuo.

In quest’ottica, mente, corpo e relazioni sono i termini chiave per la valutazione del benessere dell’individuo che viene accolto e osservato nella sua interezza psicosomatica e relazionale.

Il metodo Biosistemico consente di intervenire con efficacia in contesti individuali, di coppia e di gruppo con un modello psicocorporeo che permette di leggere ed integrare l’affascinante complessità dei fenomeni relazionali, con strumenti che permettono di connettere le parole allo scenario globale fatto di movimenti, gesti, posture, sensazioni ed emozioni.

Il metodo biosistemico è anche un modello psicoterapeutico trauma-orientato, che permette di lavorare efficacemente e in sicurezza nei casi sia di trauma semplice che di trauma complesso, attraverso una metodologia di intervento bottom-up, essenziale per integrare le memorie traumatiche dissociate dal trauma.